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Emilia-Romagna e Catalogna: una collaborazione che si rafforza

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Emilia-Romagna e Catalogna: una collaborazione che si rafforzaEmilia-Romagna e Catalogna insieme per rispondere alle sfide della sostenibilità e della transizione digitale che sempre più poggiano sulla capacità di analisi dei dati, supercalcolo e l’intelligenza artificiale.

Un legame forte fra due aree che risultano fra i principali hub europei dell’innovazione e che a luglio dello scorso anno hanno firmato, a Barcellona, un’intesa su settori cruciali per la vita delle persone, la coesione sociale e le prospettive di una nuova crescita.

Questa mattina, per proseguire il lavoro avviato nel 2022, il presidente Stefano Bonaccini e il presidente della Generalitat de Catalunya, Pere Aragonès i Garcia, si sono incontrati a Bologna, nella sede della Regione, con le rispettive delegazioni.

Nella compagine catalana, erano presenti fra gli altri Meritexll Serret Aleu, ministro dell’Azione estera e dell’Unione europea, Luca Bellizzi, delegato del Governo della Catalogna in Italia, e Josep Maria Martorell, direttore del Centro di Supercalcolo di Barcellona – Centro Nazionale di Supercalcolo.

Un bilaterale che ha permesso di approfondire le linee d’azione comuni ai due territori, condividendo le rispettive eccellenze nel campo dell’innovazione, per migliorare, in particolare, il rapporto tra istituzioni e cittadini attraverso la trasformazione digitale della Pubblica amministrazione locale, per progetti di contrasto ai cambiamenti climatici e per politiche sanitarie centrate su prevenzione, medicina di territorio e di precisione, salute di genere.

“Le sfide che ci impegnano ogni giorno non si vincono da soli, hanno bisogno di unire risorse, saperi e cervelli- ha detto il presidente Bonaccini-. Per questo l’alleanza tra Emilia-Romagna e Catalogna è strategica, due regioni che possono contare su infrastrutture tecnologiche e sistemi della conoscenza e dell’alta formazione fra i più forti in Europa. Dobbiamo far circolare nuove idee e condividere le migliori esperienze per far fronte al cambiamento e rispondere ai bisogni dei cittadini e delle comunità”.

“L’accordo che abbiamo firmato a Barcellona poggia su basi solide e volontà comuni- ha proseguito Bonaccini-. Insieme alla Catalogna possiamo sperimentare soluzioni innovative in settori fondamentali per le nostre regioni, anche grazie alla scienza al servizio dell’uomo e ai Big data, se pensiamo solo alla possibile collaborazione fra il Tecnopolo di Bologna e il Centro di Supercalcolo di Barcellona: la salute e il benessere, la qualità della vita nelle nostre città, le opportunità di crescita per i giovani, le imprese e il buon lavoro, reti sociali e diffuse per chi ha più bisogno. Azioni concrete per disegnare un futuro più equo e inclusivo. Per questo ringrazio di cuore il presidente Aragonès i Garcia, la ministra Serret Aleu e tutta la delegazione catalana per essere qui oggi e aver deciso da subito di dare concretezza all’accordo che abbiamo siglato in Catalogna un anno fa”.

L’Emilia-Romagna e la Catalogna collaborano da anni su temi come il cambiamento climatico, la tutela del suolo e la divulgazione delle conoscenze geologiche, rafforzando il ruolo dei sistemi informativi per la gestione dei dati geo-ambientali.

Tanti i gemellaggi, i rapporti tra università e i progetti europei in cui le due Regioni sono coinvolte, come il progetto PanoraMed, che ha favorito l’elaborazione di una governance per il Mediterraneo condivisa dai principali protagonisti istituzionali impegnati per lo sviluppo dell’area, con Regioni provenienti da 12 Stati

Un’alleanza in nome della ricerca e dell’innovazione fra due regioni dotate di infrastrutture tecnologiche tra le principali in Europa.

L’Emilia-Romagna e la sua Data Valley, con il Tecnopolo di Bologna, dove già si trovano il Data Center del Centro meteo europeo (Ecmwf) e il supercomputer europeo Leonardo, le reti regionali ‘Tecnopoli’ e ‘Alta tecnologia’, l’Ifab (Fondazione internazionale Big Data, intelligenza artificiale e sviluppo umano), il centro di supercalcolo Cineca. E sempre al Tecnopolo di Bologna troverà casa la nuova Università dell’Onu dedicata ai Big Data e Intelligenza Artificiale per la Gestione del Cambiamento dell’Habitat Umano – IBAH.

E la Catalogna con il Barcelona Supercomputing Center (BSC), il MareNostrum Barcelona Supercomputing e il Center for Innovation for Data Tech and Artificial Intelligence.

Prima del bilaterale fra le due delegazioni, la rappresentanza catalana ha visitato il Tecnopolo di Bologna, dove ha incontrato il direttore di Ecmwf, Matteo Dall’Acqua, e il direttore del Dipartimento di supercalcolo del Cineca, Sanzio Bassini.

 

La visita della delegazione a Bologna

La visita catalana proseguirà domani.

In mattinata con gli incontri con gli assessori allo Sviluppo economico, economia verde, lavoro, formazione e relazioni internazionali, Vincenzo Colla; al Bilancio, Personale, Patrimonio, Riordino istituzionale, Rapporti con Ue, Paolo Calvano; e all’Istruzione, Università, Ricerca e Agenda digitale, Paola Salomoni.

La delegazione incontrerà poi il rettore dell’Università di Bologna, Giovanni Molari, e visiterà l’Azienda ospedaliera Sant’Orsola, in particolare le centrali e l’impianto di trigenerazione e il polo di terapia intensiva cardiologica e i reparti di cardiochirurgia e cardiologia pediatrica.