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Il Mercato delle Erbe sarà il primo hub urbano di Bologna

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Il Mercato delle Erbe sarà il primo hub urbano di BolognaIl Comune candiderà l’area del Mercato delle Erbe e strade limitrofe al bando per la creazione di Hub Urbani e di Prossimità per l’anno 2025, previsti dalla legge regionale 12/2023 Sviluppo dell’economia urbana e qualificazione e innovazione della rete commerciale e dei servizi.

Questi nuovi centri direzionali con una pluralità di funzioni hanno lo scopo, in raccordo con le attività commerciali, di creare attrattività, rigenerare il tessuto urbano, garantire un’integrazione e una valorizzazione di tutte le risorse presenti sul territorio, dare risposte alle esigenze quotidiane delle persone, proprio perché vicini alle abitazioni e ai luoghi di lavoro.

La scelta della prima candidatura (da presentare a gennaio 2025) condivisa dall’Amministrazione con le Associazioni di Categoria è ricaduta sulla zona che comprende il Mercato delle Erbe e strade limitrofe in quanto caratterizzata da una pluralità di funzioni e da una forte presenza di attività commerciali, pubblici esercizi e di somministrazione.

Con lo sviluppo dell’Hub urbano il Comune punta a sostenere la qualificazione e innovazione delle imprese esistenti e l’insediamento di nuove imprese, in un’ottica di valorizzazione dell’offerta commerciale, di sviluppo sociale e di integrazione con il tessuto urbano.

Oggi l’assessora Luisa Guidone e il presidente del Quartiere Porto-Saragozza Lorenzo Cipriani, insieme alle associazioni di categoria Ascom e Confesercenti, hanno incontrato dapprima una delegazione di attività commerciali dell’area limitrofa al mercato per illustrare il percorso che porterà all’approvazione dei progetti da parte della Regione, entro febbraio 2025, e successivamente l’Assessora ha partecipato ad una riunione all’interno del mercato con tutte le attività che lo animano, dopo aver nei mesi scorsi ripetutamente a più riprese incontrato anche insieme al Sindaco il consiglio del Consorzio.

“Tra gli obiettivi del nostro mandato – spiega Guidone – c’è quello di valorizzare, sostenere, rafforzare e innovare la rete commerciale di vicinato, definendo obiettivi legati ad aree e zone urbane omogenee. La nuova legge regionale ci dà in questo senso un’opportunità preziosa per rilanciare la zona del mercato delle Erbe”.

L’obiettivo dell’Amministrazione è, da un lato, di preservare l’autenticità del Mercato delle Erbe attraverso la valorizzazione della sua identità (botteghe e aziende storiche, funzioni sociali) dall’altro garantire ai fruitori del Mercato la possibilità di accedere a prodotti di qualità a basso prezzo e a nuovi servizi, ad alto valore aggiunto, che riconoscano al mercato un’incisiva funzione di luogo della socialità e delle relazioni.

Con questo progetto si vuole poi valorizzare un sistema di approvvigionamento dei prodotti del Mercato che promuova l’efficienza della logistica del trasporto delle merci basandosi sulla fornitura a filiera corta, in un’ottica di sostenibilità ed efficienza, nel perseguimento della neutralità climatica della Città, come previsto dalle politiche adottate nell’ambito della “Missione Clima”.

Inoltre si vuole migliorare l’offerta commerciale interna al Mercato con le attività presenti nell’area esterna circostante, in un percorso di integrazione e comunicazione tra le parti, per ampliare i servizi a disposizione della popolazione residente in grado di rispondere ad una molteplicità di esigenze a breve distanza.

E ancora si vuole sostenere le micro e piccole imprese di prossimità utili per accrescere la qualità della vita dei residenti, valorizzare l’identità della città e contrastare la desertificazione e l’omologazione commerciale e incentivare l’organizzazione di eventi culturali e di animazione per la cittadinanza, mirati a sostenere la vitalità e la coesione sociale e il senso di appartenenza al luogo, affinché il Mercato diventi un luogo nel quale i residenti possano non solo consumare, ma anche socializzare.

Infine, particolare attenzione sarà rivolta ad un’offerta integrata tra vendita, somministrazione e servizi tramite aree attrezzate e spazi polivalenti che siano in grado di trasformarsi in luoghi di socialità e aggregazione per la comunità non esclusivamente legati al consumo.