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Export a Modena, focus Lapam Confartigianato: nei primi nove mesi del 2024 si registra un +0,5%

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Export a Modena, focus Lapam Confartigianato: nei primi nove mesi del 2024 si registra un +0,5%Nei primi 9 mesi del 2024 l’Emilia-Romagna esporta manufatti per un valore di 61,3 miliardi di euro, pari al 13,9% del totale nazionale. Rispetto allo stesso periodo del 2023 si osserva un calo delle esportazioni dell’1,5%, più accentuato rispetto al -0,8% registrato a livello nazionale. A livello provinciale Modena registra una crescita tendenziale delle esportazioni pari allo 0,5%, per un valore complessivo di 13,4 miliardi di euro. È quanto analizza l’ufficio studi Lapam Confartigianato con un’indagine sull’export nel territorio modenese. Per quanto riguarda i settori a maggior concentrazione di micro e piccole imprese, l’export vale 2,5 miliardi di euro, +2,7% rispetto al valore registrato nello stesso periodo del 2023.

A livello regionale, tra i settori di micro e piccole imprese la crescita è trainata dall’Alimentare, che cresce del 6% e rappresenta il 38,7% dell’export di MPI, e dalla buona performance dei Prodotti delle altre industrie manifatturiere (+6,1%), tra cui rientrano Strumenti e forniture mediche e dentistiche. In tenuta anche i Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature (+0,3%). I restanti 6 settori a vocazione di MPI sono in calo, con dinamiche più accentuate per l’export di Legno e prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili) (-10,2%), i Prodotti tessili (-7,6%) e Mobili (-6,3%). Tra i restanti settori, risulta in difficoltà il settore dei Macchinari e apparecchiature, primo per valore (rappresenta il 27,1% dell’export manifatturiero regionale), in calo del 5,9%. Cali rilevanti anche per Tabacco (-13,9%), Prodotti della metallurgia (-11,2%) e Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (-7,6%). In controtendenza, invece, le esportazioni di Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (+9,9%) e Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+7,2%).

Nei primi nove mesi del 2024 le esportazioni verso gli Stati Uniti, primo mercato di riferimento per l’Emilia-Romagna, sono aumentate del 4,9%. Al contrario, si registra una contrazione delle vendite verso la Germania (-4,2%) e la Francia (-5,5%), rispettivamente il secondo e terzo mercato di sbocco per l’export regionale.

«I dati ci dicono che le nostre piccole e medie imprese continuano a dimostrare grande capacità di competere nei mercati internazionali, soprattutto in settori strategici – conclude Gilberto Luppi, presidente Lapam Confartigianato –. Il valore del Made in Italy, sinonimo di qualità, innovazione e tradizione, è apprezzato nel mondo e rappresenta un asset fondamentale per il nostro territorio. Tuttavia, di fronte a un contesto globale in evoluzione e a mercati in contrazione, servono azioni concrete da parte della politica. Occorre sostenere le micro e piccole imprese con misure efficaci: riduzione della pressione fiscale, incentivi per l’internazionalizzazione e supporto all’innovazione tecnologica. Solo così possiamo difendere e valorizzare il nostro tessuto produttivo, che è il cuore pulsante dell’economia locale. Chiediamo ai nostri rappresentanti politici di mettere la tutela del Made in Italy e delle piccole e medie imprese al centro dell’agenda, garantendo regole chiare, maggiore accesso al credito e contrasto alla concorrenza sleale. Le nostre imprese sanno lavorare bene e crescere, ma devono essere messe nelle condizioni di farlo anche in uno scenario difficile come quello attuale».