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Mattarella “Rafforzare l’impegno per la sicurezza sul lavoro”

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Mattarella “Rafforzare l’impegno per la sicurezza sul lavoro”

LATINA (ITALPRESS) – “Quella delle morti del lavoro è una piaga che non accenna ad arrestarsi e che, nel nostro Paese ha già mietuto, in questi primi mesi, centinaia di vite, con altrettante famiglie consegnate alla disperazione. Non sono tollerabili nè indifferenza nè rassegnazione”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento a Latina dopo la visita all’azienda Bsp Pharmaceuticals, in occasione delle celebrazioni della Festa del Lavoro.
“E’ evidente che l’impegno per la sicurezza nel lavoro richiede di essere rafforzato. Riguarda le istituzioni, le imprese, i lavoratori – ha aggiunto Mattarella -. Ringrazio Cgil, Cisl e Uil per aver scelto la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro come tema di un Primo maggio unitario”.
“Tra due giorni celebreremo la data simbolo del 1° maggio: la festa del lavoro – ha detto il capo dello Stato -. Un lavoro che non può consegnare alla morte, ma sia indice di sviluppo, motore di progresso, sia strumento per realizzarsi come persona. Il lavoro non può separarsi mai dall’idea di persona, dall’irriducibile unicità e dignità di ogni donna e di ogni uomo”.
“Per quanto ci riguarda si registrano, in questo periodo, segnali incoraggianti sui livelli di occupazione. Permangono, d’altro lato, aspetti di preoccupazione sui livelli salariali, come segnalano i dati statistici e anche l’ultimo Rapporto mondiale 2024-2025 dell’Organizzazione internazionale del lavoro – ha proseguito il presidente -. L’Italia – nota il documento – “si distingue per una dinamica salariale negativa nel lungo periodo, con salari reali inferiori a quelli del 2008″, nonostante l’avvenuta ripresa a partire dal 2024. Questo mentre, a partire dal 2022, la produttività è cresciuta”.
“Sappiamo tutti come le questioni salariali siano fondamentali per la riduzione delle disuguaglianze, per un equo godimento dei frutti offerti dall’innovazione, dal progresso – ha aggiunto il capo dello Stato -. Tante famiglie non reggono l’aumento del costo della vita. Salari insufficienti sono una grande questione per l’Italia. Incidono anche sul preoccupante calo demografico, perchè i giovani incontrano difficoltà a progettare con solidità il proprio futuro. Resta, inoltre, alto il numero di giovani, con preparazione anche di alta qualificazione, spinti all’emigrazione. Questi fenomeni impoveriscono il nostro “capitale umano””.
“Nessuno deve sentirsi scartato o escluso. La Repubblica è fondata sul lavoro. Il lavoro è radice di libertà, ha animato la nostra democrazia, ha prodotto eguaglianza e, dunque, coesione sociale. Il progresso civile, la effettiva esistenza dei diritti, la sostenibilità del nostro modello sono legati, al tempo stesso, all’efficacia delle istituzioni e all’attività degli attori economici e sociali – ha detto ancora Mattarella -. Il lavoro richiama e sollecita la corresponsabilità, la solidarietà. Il lavoro è stato il vettore più potente di giustizia, di mobilità sociale, di costruzione del welfare. Il futuro del lavoro è già cominciato. Non è un caso che l’OIL abbia posto, al centro del suo impegno nella Giornata del 28 aprile, il tema della intelligenza artificiale e della digitalizzazione, per porre in guardia dai rischi per le condizioni di lavoro, che si accompagnano alle grandi opportunità offerte”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).