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Ballotta (Cisl) su Regione: “640 milioni di euro siano per innovazione, lavoro e territori fragili”

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Ballotta (Cisl) su Regione: “640 milioni di euro siano per innovazione, lavoro e territori fragili”“Innovazione, lavoro ed eccellenza e un occhio di riguardo per i territori periferici” così, William Ballotta, racchiude le priorità della Cisl Emilia Centrale dopo l’intervento del governatore Stefano Bonaccini e della Giunta regionale dell’Emilia-Romagna che, ieri, ha annunciato l’investimento di oltre 640 milioni di euro per spingere la ripartenza della provincia di Reggio Emilia dopo la pandemia.

“La straordinaria nascita del nuovo polo di automotive del lusso a Reggio Emilia, del gruppo Silk Faw, dimostra che la qualità del lavoro e le professionalità presenti di un territorio si traducono in grandi investimenti – commenta il segretario generale della Cisl Emilia Centrale –. Pertanto anche per il futuro la priorità dovrà essere l’innovazione legata al lavoro. La ripartenza dopo gli esiti nefasti dei numerosi lockdown potrà scaturire nei settori strategici che sapranno tradurre in lavoro l’innovazione nei comparti della sanità pubblica (strategico l’intervento sul Mire e la qualificazione dei diversi ospedali territoriali), della mobilità (bene gli autobus ecologici; molto bene i collegamenti tra gli scali dei settore produttivi tra Reggio e Modena), dell’edilizia pubblica e privata (ipotizzando una riqualificazione organica anche dell’edilizia privata, come a suo tempo sostenne a Reggio Emilia l’economista e premio Nobel Jeremy Rifkin) e della difesa del suolo (con piani strutturali per contenere la cementificazione e preservare i territori più fragili montani). Risorse, apprendiamo, che saranno impiegate entro 1 anno e mezzo: occorre agire in fretta e concertare le azioni anche con le parti sociali, in un’ottica di patto per il lavoro”.
Per la Cisl Emilia Centrale esempio di eccellenza di questa sfida “lo si potrà raccogliere nel Mire, che guarda ai bisogni delle famiglie in un modo nuovo. Non di meno, chiediamo attenzione ai territori periferici dove, ancora oggi la maggior parte dell’Appennino è priva di connettività a banda larga, critica è la situazione di diverse strade e dove le donne potranno tornare a partorire, come annunciato dallo stesso governatore, in condizioni di sicurezza”.