A partire da oggi, grazie ad una convenzione stipulata con l’Associazione pensionati della Polizia di Stato nell’ambito del controllo di comunità, il Comando di Polizia locale di Reggio Emilia può contare su un supporto in più per proteggere e vigilare all’interno del centro storico. Gli ex agenti dell’Associazione della Polizia di Stato, muniti di pettorine di riconoscimento, si muoveranno in stretta collaborazione con le pattuglie della Polizia locale in servizio ordinario per vegliare sull’Esagono nei momenti di maggior frequentazione, come i giorni di mercato e i weekend. I cittadini potranno così contare, oltre che sull’ordinario lavoro della Polizia locale, su un volontariato qualificato e competente per contrastare episodi di inciviltà e piccola criminalità.
Già nella mattinata di oggi è stato possibile avvistare, nelle piazze del mercato, le pettorine della polizia che si aggiravano fra le bancarelle. Gli ex-agenti si raccorderanno con le pattuglie della Polizia locale per monitorare, ad esempio nei parchi e piazze della città storica, eventuali situazioni sospette e criticità, che saranno segnalate direttamente alla centrale operativa del Comando di Polizia locale.
Il progetto rientra nell’Accordo di programma ‘Generatori di fiducia’, sottoscritto con la Regione Emilia-Romagna nel 2021, riguardante in particolare soprattutto il Controllo di comunità.
Stamattina davanti al Municipio in piazza Prampolini, il sindaco Luca Vecchi e il questore Giuseppe Ferrari, insieme con l’assessore alla Legalità Nicola Tria e il comandante della Polizia locale Stefano Poma hanno incontrato i volontari dell’Associazione pensionati della Polizia di Stato, ringraziandoli e augurando loro una buona attività.
Il Protocollo d’intesa sul Controllo di comunità tra Comune di Reggio Emilia e Polizia di Stato conta oggi una quarantina di gruppi distribuiti in tutto il territorio comunale, a cui fanno riferimento oltre 2.000 cittadini. Il progetto vuole contribuire a diffondere la cultura della sicurezza urbana partecipata, riannodando le relazioni di comunità in una alleanza civica, che a sua volta si allea con le forze dell’ordine.
I quartieri che hanno attivato il controllo di comunità hanno messo in campo una proficua collaborazione con le forze di polizia grazie all’invio di segnalazioni puntuali, che permettono una rapida presa in carico e verifica da parte delle pattuglie.