Iren, la multiutility italiana leader del Nord Ovest, e Mekorot, la compagnia idrica nazionale di Israele, hanno siglato un protocollo d’intesa per lo sviluppo e la condivisione delle rispettive conoscenze industriali e best practice nel settore idrico. L’accordo è stato firmato da Luca Dal Fabbro, presidente di Iren, e da Yitzhak Aharonovich, presidente di Mekorot.
Iren e Mekorot ritengono che la condivisione di competenze e know-how possa essere di grande aiuto per affrontare i repentini cambiamenti climatici a cui è sottoposto il pianeta e nello stesso tempo continuare a fornire acqua di qualità alle popolazioni. In base all’accordo raggiunto, Iren e Mekorot valuteranno possibili forme di cooperazione, oltre ad attività di assistenza reciproca attraverso la collaborazione in progetti di ricerca e sviluppo.
Le parti intendono condividere e testare soluzioni innovative, stabilendo gradualmente una piattaforma di cooperazione tra le due aziende. Il protocollo d’intesa definirà le linee guida di questa piattaforma, che vedrà la fornitura di servizi di consulenza reciproca, la partecipazione a progetti comuni oltre che alla condivisione di processi e tecnologie inerenti il settore delle acque.
Nel corso del 2023 inoltre Iren e Mekorot valuteranno congiuntamente la sperimentazione e commercializzazione di tecnologie in settori industriali comuni, al fine di sfruttare le rispettive eccellenze, promuovendo un funzionamento efficiente ed economico delle proprie organizzazioni. Iren e Mekorot collaboreranno anche allo sviluppo e commercializzazione di tecnologie, ricercando congiuntamente cofinanziamenti in attività di R&S anche attraverso la partecipazione ai bandi di Horizon Europe.
“L’accordo che Iren ha raggiunto con Mekorot consente alle due aziende di beneficiare della condivisione dei rispettivi know-how, con il grande vantaggio di poter accedere da un lato a soluzioni tecnologiche e organizzative di eccellenza, tipiche dell’ecosistema israeliano, e dall’altro di testare differenti soluzioni nel complesso ambito europeo” afferma Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren. “Tutto questo in un momento in cui le risorse idriche stanno diventando sempre più scarse, anche in regioni geografiche che erroneamente si credeva avessero risorse infinite, come ci ha insegnato la forte siccità registrata la scorsa estate nel Nord Italia”.
Amit Lang, CEO di Mekorot, ha aggiunto che “i cambiamenti climatici e il riscaldamento globale non fanno distinzioni tra diversi paesi e diversi continenti. Pertanto, Mekorot valuta questa nuova collaborazione come una grande opportunità per scambiare esperienze, know-how e soluzioni differenti per affrontare le sfide comuni che la scarsità d’acqua ci sottopone“.
Mekorot è la compagnia idrica nazionale di Israele. L’azienda è stata fondata nel 1937 e oggi è interamente di proprietà del governo. Mekorot è quotata alla borsa di Tel Aviv e detiene un rating AAA. Nel corso degli anni l’azienda ha sviluppato un elevato livello di competenza in molti settori e nella gestione delle risorse idriche. Tali capacità includono la gestione delle acque potabili, i sistemi di approvvigionamento idrico, la desalinizzazione, il trattamento e il riutilizzo delle acque reflue e altre competenze distintive. Dal 2020 il dipartimento di innovazione di Mekorot coinvolge l’high tech israeliano all’interno delle proprie attività e detiene partecipazioni in sette diverse società che forniscono soluzioni di cybersecurity, big data e energy management.
Iren è la multiutility leader nel Nord Ovest nei settori dell’energia elettrica, del gas, dell’energia termica per teleriscaldamento, dell’efficienza energetica e della gestione dei servizi idrici integrati, ambientali e tecnologici. Il Gruppo lavora per proiettare i territori in un percorso di crescita sostenibile agendo come partner di riferimento per le comunità e le pubbliche amministrazioni nei progetti di sviluppo e valorizzazione. Con questi obiettivi l’azienda ha approvato nel 2021 un piano strategico decennale, il più ambizioso nella storia della multiutility con 12,7 miliardi di investimenti al 2030, che si poggia su tre pilastri fondamentali: transizione ecologica, attenzione al territorio e qualità del servizio.