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Cooperazione internazionale: accordo Emilia-Romagna Kharkiv


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Cooperazione internazionale: accordo Emilia-Romagna KharkivLa Regione conferma e rilancia il proprio sostegno al popolo ucraino, a oltre un anno dall’inizio della guerra, in seguito all’invasione russa.  Con un impegno che prevede non solo azioni di sostegno umanitario a profughi, sfollati e ai tanti cittadini rimasti nei luoghi del conflitto, ma anche con progetti e iniziative comuni in diversi settori a partire da quelli dello sviluppo economico e della ricerca.

E’ quanto prevede l’accordo di collaborazione firmato oggi a Bologna, presso la sede della Regione, dall’ assessora regionale alla Cooperazione internazionale Barbara Lori e dalla presidente del Consiglio regionale di Kharkiv Tetiana Yehorova-Lutsenko.

“Da subito siamo stati al fianco del popolo ucraino colpito dalla  più immane delle tragedie: la guerra. E lo abbiamo fatto con azioni concrete, in continuità con le politiche di cooperazione internazionale che questa Regione porta avanti da anni, ma anche grazie alla mobilitazione di tantissimi cittadini, imprese, enti locali, organizzazioni di volontariato che ancora una volta voglio ringraziare. Una tradizione di solidarietà e impegno civile fortemente radicata in questa terra e di cui dobbiamo essere orgogliosi – ha detto l’assessora Lori -. Oggi siamo qui per ribadire questo impegno. Da un lato continuando gli indispensabili aiuti sul piano umanitario, dall’altro, creando le condizioni affinché non appena la situazione lo permetterà, anche l’Emilia-Romagna possa dare il suo aiuto concreto alla comunità ucraina per ripartire. Ma la nostra prima preoccupazione ora non può che essere quella per la pace. Senza la quale davvero non ci può essere una vita degna di questo nome. E voglio  esprimere ancora una volta l’augurio che si possa arrivare a una soluzione diplomatica che porti  nei tempi più rapidi possibile almeno ad una cessazione del conflitto.”

Cosa prevede l’intesa

L’intesa firmata oggi  è di durata triennale e punta a favorire una collaborazione ad ampio raggio tra le due regioni. Gli ambiti individuati sono lo  sviluppo economico e industriale, le infrastrutture e i trasporti, la ricerca e le tecnologie digitali, la transizione ecologica, l’agricoltura,  la cultura e la cooperazione allo sviluppo. In particolare aiuti umanitari a sostegno dell’emergenza, progetti in ambito sanitario e socio-sanitario, sostegno in campo educativo e delle politiche di genere. Promuovendo allo stesso tempo i valori comuni della pace, della democrazia, dei diritti umani.

L’impegno della Regione per l’Ucraina e la regione di Kharkiv

Nel pomeriggio la riunione, sempre presso la sede della Regione, del “Tavolo Ucraina” con l’obiettivo di fare il punto su progetti e priorità insieme agli Enti locali, alle Ong e alle Onlus coinvolte.

Un impegno da parte della Regione che si è tradotto in una raccolta fondi prossima ai 2,3 milioni di euro; 58 progetti di sostegno umanitario e di accoglienza finanziati nel 2022, oltre 1.400 bambini e ragazzi accolti la scorsa estate nei centri estivi dell’Emilia-Romagna e nel 2023 un nuovo bando da 400mila euro che ha permesso di finanziare sette progetti di aiuti nei territori ucraini.

A partire dall’approvazione – già nell’aprile del 2022 – della legge “Misure urgenti di solidarietà in favore della popolazione ucraina” che ha permesso di formalizzare l’impegno regionale e definire gli ambiti di utilizzo delle risorse rese disponibili grazie alla raccolta fondi.

Tre gli interventi nella regione di Kharkiv già finanziati dalla Regione per un importo complessivo di quasi 266mila euro.  Di questi due sono stati realizzati da parte dell’associazione Nexus e della Fondazione Avsi. Il primo riguarda l’apertura di un centro di accoglienza a 25 km dalla città per fornire assistenza psico-sociale e supporto agli sfollati; il secondo la fornitura di generi di prima assistenza, prodotti alimentari e per l’igiene personale, giochi per i bambini, materiale per l’allestimento degli alloggi. Il terzo progetto dovrà essere realizzato da parte dell’organizzazione We World GVC  e prevede  la fornitura di servizi e beni di prima necessità alla popolazione, l’attivazione di una team mobile per raggiungere le case e fornire anche supporto psicologico.