Verso la fusione, per incorporazione, di Versuni Manufacturing Italy Srl (ex Saeco) di Gaggio Montano con Gaggia Spa, azienda milanese dello stesso gruppo. E meccanismi condivisi, comprensivi di incentivi, per la mobilità volontaria di 25 lavoratori in esubero, su un totale di 205 unità in forza nell’azienda dell’Appenino bolognese.
È questo, in sintesi, l’accordo siglato oggi in Regione durante il tavolo di crisi convocato dall’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla. Intesa sottoscritta dalle Istituzioni presenti -oltre alla Regione, la Città metropolitana di Bologna con Sergio Lo Giudice e il Comune di Gaggio Montano con il sindaco Giuseppe Pucci-, dai vertici della società, assistita da Confindustria Emilia Area-Centro, e dalle organizzazioni sindacali (Fiom-Cgil, Fim-Cisl, Uilm-Uil e Rsu), con l’obiettivo del rilancio dell’azienda del settore della produzione di macchine automatiche da caffè espresso a uso domestico.
L’accordo siglato oggi prevede anche una regolamentazione dei rapporti tra impresa e lavoratori relativamente alle intese raggiunte nell’ambito della procedura di licenziamento collettivo.
Il gruppo internazionale, di cui Versuni fa parte, punta a implementare un progetto unitario di riorganizzazione e ristrutturazione, finalizzato a rafforzare la presenza del gruppo in Italia per rafforzare le proprie attività commerciali.
Così, presumibilmente dal mese di giugno 2024, Versuni Manufacturing Italy Srl e Gaggia Spa saranno oggetto di fusione per incorporazione, con conseguente creazione di una nuova, più solida e distinta entità giuridica, con sede principale a Gaggio Montano dove ci sarà anche la gestione delle attività di produzione e stoccaggio dei pezzi di ricambio, compatibilmente con le esigenze aziendali e di business. Con un conseguente e limitato impatto su parte della forza lavoro, ovvero l’esubero di 25 dipendenti.
“Questo accordo è frutto del lavoro di grande responsabilità delle organizzazioni sindacali e delle rappresentanze dei lavoratori, che ha portato alla migliore mediazione possibile. L’operazione che si è conclusa oggi- ha detto Colla- è complessa, ma con un piano industriale che si inserisce in uno scenario di prospettiva. Un rilancio del sito produttivo in un contesto territoriale fragile, proprio per la sua collocazione in un piccolo comune dell’Appennino bolognese, che riveste un rilievo strategico per la tenuta sociale del territorio. La Regione si impegna ora a sostenere questo passaggio con i propri strumenti, legislativi e normativi”.
Il piano industriale relativo al marchio “Gaggia” in Italia, messo in campo dal gruppo internazionale per gli anni 2024-2026, ha l’obiettivo di sostenere la crescita delle vendite e prevede il rafforzamento della rete commerciale globale, anche attraverso lo sviluppo dei canali digitali; l’innovazione di prodotto e l’ampliamento della gamma accessori; il miglioramento continuo della qualità di processo e di prodotto, agevolato dalle sinergie e dalla migliore collaborazione portata dal riassetto. Previsti anche investimenti pubblicitari e promozionali a supporto dei piani commerciali, facendo leva sul posizionamento unico ed esclusivo di marchio specialista dell’espresso, 100% made in Italy.
“L’accordo, che giunge al termine di una lunga e complessa trattativa – dichiarano Fiom Cgil e Fim Cisl – prevede infatti la fusione per incorporazione di Versuni con Gaggia, e la conseguente creazione di una nuova, più solida e distinta entità, con sede principale a Gaggio Montano.
L’accordo ci consente di salvaguardare l’occupazione e di dare un futuro industriale al sito
produttivo di Gaggio Montano, nonché il rilancio dello storico marchio GAGGIA, che, per
l’appunto, darà il nome alla nuova società.
L’impegno di tutti gli attori in campo, – compreso quello della Regione Emilia Romagna
nella persona dell’Assessore Vincenzo Colla e della Città Metropolitana – e l’applicazione
del Patto per il Lavoro, hanno consentito di giungere a un accordo di grande rilevanza, che
fornisce risposte concrete a un territorio fragile, ma ricco di enormi competenze e
potenzialità come quello dell’Appennino bolognese e dimostra, una volta di più, quanto sia
decisivo il consenso delle lavoratrici, dei lavoratori e delle Organizzazioni sindacali per
garantire il successo delle attività produttive.
La firma di oggi conferma e rafforza un modello di relazioni e di buone pratiche, fortemente
voluto dalle OO.SS, che trova il suo fulcro nell’applicazione del consolidato modello di
relazioni in questo territorio che va difeso, così come nell’impegno di tutti gli attori in
campo a trovare una soluzione condivisa”.
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“Con la firma dell’accordo sindacale di stamane in Regione alla presenza delle istituzioni si conclude positivamente una vertenza che aveva allarmato la città di Bologna. Versuni Manufacturing era una delle quattro aziende, insieme a La Perla, Industria Italiana Autobus e Marelli, i cui striscioni erano stati consegnati nell’ottobre scorso dalle organizzazioni sindacali al Sindaco metropolitano Matteo Lepore, che li aveva affissi nella piazza coperta di Salaborsa come segno di condivisione di quelle lotte per il lavoro da parte della città. Oggi quella vicenda si conclude positivamente, grazie anche al sostegno delle istituzioni. Se anche la questione Marelli sembra avviata verso una soluzione condivisa, rimangono aperte quelle legate a Industria Italiana Autobus e La Perla, su cui rimane forte l’impegno della nostra comunità a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori”. Così Sergio Lo Giudice, Capo di Gabinetto del Sindaco metropolitano e delegato al Lavoro.