“Prima di tutto soddisfazione per l’annuncio di soluzione della vicenda Marelli”. Così l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, è intervenuto ieri al Tavolo nazionale automotive convocato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che ha annunciato il salvataggio del sito produttivo e dei lavoratori della Marelli a Crevalcore (Bo). Oggi la firma che consentirà il passaggio di consegne al nuovo partner industriale, mentre i dettagli della soluzione saranno definiti nella riunione di venerdì prossimo presso la sede della Regione Emilia-Romagna.
Al vertice ministeriale hanno partecipato le Regioni e i rappresentanti del Gruppo Stellantis per fare il punto sui siti produttivi ex Fiat-ex Fca. In particolare per l’Emilia-Romagna si tratta degli stabilimenti Maserati di Modena e la VM di Cento (Fe).
Oltre alle Regioni e alla Conferenza delle Regioni, erano presenti le organizzazioni sindacali, i rappresentanti delle aziende automobilistiche e della filiera automotive, le associazioni del settore e l’Anfia (Associazione nazionale filiera italiana automotive).
Tra i temi del confronto, la questione delle produzioni in Italia, in particolare sulle politiche industriali e sul tema della componentistica, la possibile apertura del mercato ad aziende straniere, che nel rispetto delle regole europee utilizzino componenti e manodopera italiana. A questo proposito il ministro ha annunciato l’esistenza di un dialogo avanzato con un gruppo automobilistico cinese, Doungfeng, per la possibilità di realizzare uno stabilimento in Italia. Per quanto riguarda l’accordo con Stellantis, prosegue il confronto che sarà anche influenzato dalle politiche europee su incentivi e dazi.
Il confronto, è stato detto, proseguirà a settembre e “l’Emilia-Romagna – ha spiegato l’assessore Colla – sarà come sempre presente ad ogni tavolo convocato”.
Per quanto riguarda il tema incentivi, il ministero ha in programma di modificare dei criteri per gli ecobonus dal 2025 poiché l’obiettivo di incrementare la produzione non è stato raggiunto.
“Bene gli ecobonus – sottolinea Colla – ma non sono questi gli strumenti per determinate e indirizzare le politiche industriali. Saranno determinanti le decisioni in sede europea per definire gli scenari futuri. Avvertiamo una preoccupazione per il peso che l’Italia oggi può esercitare sulle politiche europee, in particolare sul tema della componentistica”.
“L’Italia non deve regredire a paese a vocazione di assemblatori poveri – aggiunge l’assessore -. Nel nostro caso il valore aggiunto è dato dalla componentistica di qualità e dai grandi marchi ad altissima tecnologia e innovazione come Lamborghini, Ferrari e Maserati: ci aspettiamo sia un progetto all’altezza, che non ridimensioni marchi simbolo della Motor Valley dell’Emilia-Romagna come quello della Maserati o della Vm di Cento, mettendo a rischio presenze che hanno fatto la storia dei motori in questo Paese, e non solo”.
“Per essere competitivo con Stati Uniti e Paesi asiatici è necessario- prosegue Colla – un fondo sovrano europeo in grado di sostenere gli imponenti investimenti necessari a un settore in forte cambiamento e avviare collaborazioni con il sistema università e del sapere. Questo è il modo per essere competitivo in tutti i settori della mobilità che oggi è interamente interconnessa”.
Infine l’assessore si è soffermato sui contratti di sviluppo che devono prevedere incrementi di produzione e occupazione fondamentali per garantire qualità nel settore.
“Il depauperamento dell’Innovation Hub della Maserati, la cassa integrazione per lo stabilimento di Modena e il silenzio sul futuro del sito di Cento ci preoccupano. Per questo – chiude Colla – abbiamo chiesto impegni precisi e trasparenti: su Maserati la produzione di nuovi modelli e certezza di avvio per quelli elettrici annunciati, su VM la conferma del piano industriale di cinque anni per la riconversione nei motori per industria marina e agricoltura, motori industriali ma anche ricambi e reparti test su emissioni”.